mercoledì 11 gennaio 2017

Il Barbiere di Siviglia, illustrato da... me

Qualche tempo fa avevo annunciato di aver ripreso in mano matite e pennarelli dopo tanti anni, trovate il post qui  Avrei di lì a poco cominciato un'esperienza del tutto nuova ed esaltante: illustrare la nuova edizione del libro didattico di Opera Domani, una grande organizzazione con sede a Como che promuove l'educazione musicale nelle scuole. 
Come avranno fatto a scovarmi? E' presto detto. Mio cugino, Danilo Rubeca, è il regista dello spettacolo che debutterà a Como il prossimo 14 febbraio e mi segnalò come papabile illustratrice per la realizzazione delle immagini a corredo dei contenuti. Sottopose lui stesso alcune mie vecchie tavole alla commissione e fui scelta fra alcuni candidati. Mi dissero che il tratto semplice e "fresco" era quello che stavano cercando in quel momento (e se guardo al basso compenso ricevuto, sono certa di avere affrontato e realizzato questo lavoro per la proverbiale "gloria" e per darmi l'opportunità di una pubblicazione importante). Il libro è uscito nello scorso novembre, mi è stato inviato in più copie dalla redazione e averlo fra le mani è fonte di immensa soddisfazione.

Questa esperienza mi è servita anche per capire come si svolge comunemente questa "commessa". In sostanza, il committente ha l'ultima parola su tutto, e questa ultima parola non è neppure dello staff di produzione ma del direttore artistico dello stesso Teatro Sociale di Como, Barbara Minghetti. Più volte ho dovuto sottoporre i bozzetti allo staff e al "grande capo", fino ad arrivare finalmente a stabilire lo stile del disegno rifinito.

Il problema era quello di individuare una linea semplice e mi sono orientata dapprima su tratti vagamente assomiglianti a un certo tipo di manga giapponesi, come si può vedere nei primi bozzetti di Rosina (Fig.1) e la cameriera Berta (Fig.2). Ebbene, questi bozzetti sono stati bocciati dalla Minghetti che ha espresso il suo parere e io ho creato di conseguenza. Le nuove Rosina (Fig.3) e Berta (Fig.4) ne sono un esempio.

Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
Tutto il da farsi è stato chiaro solo a fine luglio e ho trascorso tutto il mese di agosto nella mia vecchia cameretta al sud, in Calabria, nella quale mi sono gettata a capofitto sul lavoro.
E qui è accaduta una cosa per la quale mi sarei volentieri gettata dalla terrazza di mia madre o seppellita sotto la quercia all'ingresso. Eccola.
Dopo aver stabilito assieme al regista tutto il "parco-illustrazioni", mi sono data da fare a realizzare i disegni su carta 100% cotone grana satinata da 300 g (costa un patrimonio) con pennini anch'essi acquistati all'occorrenza. La mia idea era quella di disegnare e colorare il tutto e poi scannerizzare ogni immagine. Ebbene, finite le circa cinquanta illustrazioni, mi accorgo che la loro resa sul pc è praticamente nulla, che le imperfezioni rilevate dalla "fotografia" dello scanner sono innumerevoli, che quello che appare dinanzi al disegno come un bell'insieme, diventa una cosa imperfetta sul digitale. L'intero lavoro di ricalco e colore totalmente inutile. 
In realtà avrei potuto risparmiarmi almeno metà del tempo, semplicemente realizzando il disegno su carta (anche una carta comunissima) e poi scannerizzandolo in bianco e nero e riempito poi di colore con qualche semplice programma di grafica. E così ho fatto. 
Ne è venuto fuori un libro in cui si trovano la storia di Figaro, il libretto poetico, il libretto musicale e una sostanziosa parte didattica che rappresenta la fase operativa del progetto. In sostanza, il progetto consta di una breve fase di formazione dei docenti che aderiscono con la propria classe - mediante alcuni giorni di lezioni a Como a un prezzo abbordabile, l'acquisto da parte di ciascun alunno del libro didattico e l'appuntamento a fine percorso e qui la cosa si fa interessante. 
In ciascuna regione (grande successo di Opera Domani nel centro-nord) tutte le scuole che aderiscono si ritrovano nel teatro prescelto per la messa in scena e assistono al Barbiere di Siviglia con tanto di orchestra e cantanti. Gli alunni si presentano in teatro muniti di tutti gli accessori che si sono costruiti con le proprie mani durante le ore a scuola - per esempio quest'anno un cilindro, un nastro, un distintivo, coi quali interagiscono con la scena in determinati passaggi. Nel momento dei cori dell'opera, i cantanti sul palcoscenico si fermano, si accendono le luci in sala e a fare i cori sono gli alunni stessi! Ho assistito nello scorso maggio alla Turandot (il progetto dell'anno appena trascorso) all'Olimpico di Roma e la cosa è davvero emozionante. 
Dato il mio grande entusiasmo nell'essere parte di una macchina teatrale e operistica così complessa e articolata, mi concederò di assistere alla prima a Como il prossimo febbraio, assieme al regista. 
Non so se questa esperienza sia l'inizio di qualcosa, ma so che intendo creare un mio libro didattico su Sogno di una notte di mezza estate e proporlo a qualche casa editrice scolastica. Posso realizzarlo in toto, illustrarlo cercando di scoprire nuove linee, nuovi tratti. E' uno dei miei progetti futuri. 


Il conte nei panni di maestro di musica...


... e qui nelle vesti di soldato.
Figaro, da vecchio, racconta la sua storia

24 commenti:

  1. Io i complimenti te li faccio alla grande perchè sei bravissima!
    Sono negata per il disegno ma tu... capperi!!! Bravissima!
    Certto che di lavoro ne hai proprio fatto!
    Per i progetti futuri un grandissimo in bocca al lupo!

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    1. Ma grazie, Pat! Ho bisogno di capire che effetto facciano a chi li guarda per la prima volta e la vostra opinione significa molto. :)

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  2. Ciao Luz:)
    Complimenti per i traguardi che, fra una cosa e l'altra, stai raggiungendo! Prima lo spettacolo teatrale, ora questo. Dev'essere davvero un bel momento. Il progetto che hai delinato in questo articolo, poi, è fantastico, lavorarci dev'essere stato meraviglioso! Belli anche i disegni, anche se io non sono certo un'esperta:)

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    1. Sì, è un momento fervidissimo di idee e cose da fare, ma in generale la mia creatività va sempre avanti come un treno. Ho in mente una montagna di progetti. Grazie!

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  3. Ma che meraviglia e che grandissima soddisfazione! Sono così contenta per te. :-D Capisco il panico che ti è preso con la prima versione dei disegni. Purtroppo anche da noi nell'editoria scolastica ormai gli illustratori fanno quasi tutto a computer perché la resa in stampa è nettamente migliore. Poi c'è qualcuno che disegna e dipinge a mano, ma lo fa solo per se stesso.

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    1. Quello che non capisco è come facciano tanti a rendere comunque i disegni ad acquerello, per fare un esempio. Oppure anche quelli sono in definitiva prodotti con in digitale. Per me significherebbe imparare ex novo proprio tutto. Vedremo...
      Grazie per avere apprezzato, il tuo parere è per me importantissimo! :)

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    2. To devi esercitare e devi buttare molte cose. In generale prova a fare un disegno coi colori molto leggeri, esempio una giacca rossa, ne disegni leggermente, poi prendi l'acquarello rosso e con un pennello del 2 massimo del 4 A SECCO sul foglio usando poco colore dipingi la giacca. Quando non è ancora asciutta vai con lo stesso pennello con più colore finché te la vedi muovere sotto gli occhi. Sacrifica uno o due fogli finché non ti senti a tuo agio, e passa ai pantaloni, poi al resto con la stessa pazienza. Usa una spugnetta per cancellare o per allargare i colori. Questo è il bagnato su asciutto, più difficile il bagnato su bagnato. Te lo dico dopo perché hai bisogno di sensibilità manuale e di esperienza, quella che ti toglie la paura. Per ora posso dirti che sei btavissima coi tuoi disegni. Memento osare semper.

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    3. Scusa: alla seconda riga "ne disegni leggermente i contorni....".
      Ciao, Luà.

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  4. Artista completa la nostra Luana. Complimenti.

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    1. Diciamo che mi definisco "in viaggio". :)
      Ma un giorno vorrei tanto esserlo, sì.
      Grazie, Max!

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  5. Beh, complimenti per lo stile morbido e "fumettoso" dei personaggi, riesce a renderli simpatici, l'opera lirica ha fama d'essere seria e "grave" e quindi spaventa preventivamente i giovani, un tocco di leggerezza come il tuo può incoraggiare l'interesse.

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    1. Credo che abbiano scelto il mio tratto proprio per le cose che hai scritto.
      Hanno bisogno di diffondere il più possibile l'Opera (per altro è il solo modo per fare sopravvivere il Teatro Sociale di Como) e di renderla fruibile.
      Grazie!

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  6. WooooW! Che altro si può aggiungere??

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  7. Ma sei bravissima. Un'artista a tutto tondo. :)

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    1. Come ho scritto più su, è la missione della mia vita quella di diventarlo.
      Al momento mi avvicino solo un po' a esserlo... la strada è lunga. :)
      Grazie, Marina!

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  8. Molto belli i disegni! Complimentissimi! E sembra anche che la signora Minghetti ci abbia visto giusto a farti cambiare il modo di realizzare i personaggi.

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    1. Concordo in pieno! Anche perché mi ha costretta a cercare un tratto nuovo e più immediato che poi è andato a buon fine. In fondo i primi disegni assomigliano molto a ciò che facevo da ragazzina. Ora comincio a essere carne frolla e occorre aggiornarsi! :)
      Grazie, Ivano!

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  9. Davvero simpatiche le tue illustrazioni. Complimenti per l'ingaggio e in bocca al lupo per i progetti futuri 😊
    Cmq anche le prime versioni, su stile manga, sono molto belle. Brava!
    Marina

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    1. Grazie infinite, Marina! I primi bozzetti sono nostalgicamente molto simili al mio vecchio tratto. Sotto pressione ho lavorato verso forme nuove di disegno. :)

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  10. Tantissimi complimenti *__* Accipicchia l'inconveniente tra disegno-scansione-resa :O Tempo, fatica e anche costi, se ho capito bene... però il risultato è notevole. L'ultima illustrazione è la mia preferita, caspita Luz che brava sei!

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    1. E' anche la mia preferita! Adoro quel guizzante Figaro uscito prepotentemente dalle mie mani. :)
      Grazie, Glò!

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  11. Risposte
    1. Ahimè, è possibile averlo solo per coloro che partecipano al progetto di Opera Domani, sono pubblicazioni destinate alle scuole.
      Quando realizzerò il mio libro sul Sogno di Shakespeare, farò in modo che sia presente in tutte le librerie. ;-)

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